Fin dagli inizi del 1943 l’impegno militare italiano in Jugoslavia comincia a ridursi: gli impegni operativi vengono limitati e le posizioni più esposte vengono abbandonate. Dopo il 25 luglio il disimpegno si accentua …
La gran parte dei militari italiani nei Balcani, compresi i comandi, vengono a sapere dell’armistizio dall’annuncio di Badoglio alla radio. Le informazioni riservate che prospettavano l’armistizio …
Dalla Slovenia e dalla Dalmazia le truppe italiane cercano di raggiungere il territorio nazionale, aiutate spesso dalla popolazione locale. A Fiume, il generale Gambara, inviato dal Comando supremo per attaccare i tedeschi …
A Spalato la Divisione Bergamo collabora con i partigiani e resiste agli attacchi tedeschi fino a fine settembre. Dopo aver occupato la città, i tedeschi fucilano 50 ufficiali e deportano i soldati. Un gruppo di carabinieri sfugge …
In Montenegro i comandanti delle quattro Divisioni del XIV Corpo d’Armata non intendono arrendersi ai tedeschi e sostengono i loro attacchi per vari giorni. Dopo alcuni scontri con i partigiani, si giunge ad un accordo …
Nei giorni immediatamente successivi all’8 settembre 1943, la Wehrmacht disarmò complessivamente, 1.006.730 militari italiani: 518.022 in territorio metropolitano, 58.722 nella Francia sudorientale …