Nelle zone in cui imperversa la violenza degli ustaša croati, la popolazione serba crea bande armate di autodifesa.
In Serbia e Montenegro ex ufficiali organizzano formazioni armate che si ispirano alle čete (compagnie) di ribelli attive al tempo della dominazione ottomana, per opporsi ai tedeschi e agli italiani. L’insieme di tali forze prende il nome di movimento četnico, d’ispirazione grande-serba, fedele alla monarchia, politicamente conservatore e guidato formalmente dal colonnello Draža Mihailović, mentre in realtà le diverse bande godono di larga autonomia.
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