Per mantenere l’ordine dopo aver sedato l’insurrezione, i comandi italiani si appoggiano alle bande serbe, dalle quali non hanno molto da temere. Da parte loro, i serbi si sentono protetti dagli italiani.
Inoltre, i partigiani diventano rapidamente i principali nemici sia delle forze italiane che di quelle četniche.
I comandi italiani avviano quindi contatti con i principali leader četnici e cominciano ad equipaggiare alcune bande armate. Tali comportamenti suscitano vivaci proteste da parte del governo di Zagabria ed anche i diplomatici italiani si trovano in imbarazzo.
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