Il peggiore fra tutti i campi è certamente quello situato sull’isola dalmata di Rab/Arbe, in località Kampor.
I deportati sono alloggiati in una tendopoli, esposti alle intemperie di un clima rovente d’estate e gelido d’inverno, sotto le sferzate del vento di bora.
La notte del 28 ottobre 1942 una bufera trascina in mare molte tende, con dentro gli occupanti.
La situazione è aggravata dalla denutrizione, che trasforma i deportati in scheletri viventi.
Alle proteste della Croce rossa internazionale il generale Gastone Gambara, responsabile della situazione in quanto comandate dell’XI Corpo d’armata, risponde: “Logico ed opportuno che campo di concentramento non significhi campo d’ingrassamento. Individuo malato =individuo che sta tranquillo”.
Contenuti correlati
Show CommentsClose Comments
91 Comments
Comments are closed.